Civita di Bagnoregio Zungoli Manarola
La nostra Italia ha un patrimonio non ancora conosciuto ai più di piccoli luoghi che sembrano incantati, piccoli gioielli tutti da scoprire. Ho un’autentica passione per i borghi e appena mi si presenta l’occasione, approfitto per visitarne, da nord a sud.
Sono originaria di Zungoli, uno dei borghi più belli d’Italia, nonché bandiera arancione. Ho trascorso, sin da piccola, le mie vacanze estive proprio qui, dai miei nonni, circondata dai profumi della campagna e immersi nella storia, tra mura antiche e il castello che si trova proprio adiacente la mia abitazione. Un piccolo Borgo nel cuore dell’Irpinia, che si sta facendo apprezzare dai turisti per i suoi vicoli , scale in pietra e archi da cui ammirare incantevoli scorci delle colline circostanti. Completamente pedonale, Zungoli è raggiungibile attraverso un ponte che dalla provinciale conduce alla piazza principale su cui è ubicato lo splendido castello Normanno, visitabile nei week-end. Altra caratteristica del paese sono le grotte di tufo su cui si erge , scavate in profondità , che hanno una temperatura costante tutto l’anno e che permettono di stagionare i caciocavalli podolici, tipico prodotto locale. Il paese è noto anche per la produzione di olio ravece per il quale è stato insignito di numerosi premi. La produzione di ceramiche decorate a mano permette ai turisti di acquistare ricordi del luogo. I ristoranti offrono menù con prodotti locali e genuini.
Il mio cuore, però, batte per un altro bellissimo borgo, nell’Italia centrale: Civita di Bagnoregio, la città che muore, ubicata su una piccola altura di tufo e raggiungibile percorrendo un ponte pedonale dal quale si gode dell’ incredibile panorama laziale della valle dei Calanchi. Il piccolo borgo che attualmente conta solo 8 abitanti, si trova tra Orvieto e Bolsena e ha origini etrusche e medioevali e la continua erosione causata dai fiumi sottostanti e dalla forza di pioggia e vento ne stanno decretando una fine certa. Superato il ponte si attraversa Porta S. Maria, sormontata da due leoni, simbolo della vittoria contro i tiranni. Più avanti la piazza principale dove è ubicata la chiesa romanica di San Donato che custodisce il Crocifisso ligneo della scuola del Donatello. Civita è un luogo magico e passeggiare tra i suoi vicoli sembra riportarti indietro nel tempo. Le case in mattoni di tufo, molto curate e ornate di fiori e piante rampicanti fanno da cornice a questo scenario che va visitato con tranquillità, lasciandosi coinvolgere dalla bellezza dei luoghi e anche dal silenzio della natura circostante. Ogni scorcio sembra emergere da un dipinto e le fotografie non rendono appieno la bellezza di goderne dal vivo. Nel borgo ci sono locali e ristoranti con cucina tipica e personale davvero molto cortese, che permettono al turista di poter godere appieno anche di ottimi cibi e vini.
Spostandoci a nord, sul mare, tra i miei borghi preferiti c’è Manarola, una delle 5 terre. Raggiungibile col treno o via mare, le sue case strette e addossate sono tutte colorate e percorse da stradine e scalette con scorci davvero incredibili. Il punto più panoramico è via Belvedere, dalla quale Manarola appare in tutto il suo splendore, soprattutto al tramonto quando le sue case si illuminano e il borgo appare come un dipinto, con le sue case arroccate sulla roccia baciata dal mare. Sulle colline è allestito tutto l’anno il Presepe, il più grande al mondo, con le sue 300 statue che sembrano prendere vita solo in dicembre quando si illuminano in uno scenario davvero molto suggestivo.
Da questi tre borghi ha inizio il nostro viaggio alla scoperta di territori spesso nascosti o poco conosciuti ma ricchi di tradizione, storia , arte ed enogastronomia.
Arrivederci al prossimo borgo, girls!