Dopo tre anni di pandemia, con un virus ancora dominante nelle nostre vite, abbandonare la mascherina ci sembra un gesto innaturale.
Ma sono le sole che indossiamo?
Quante maschere usiamo per nasconderci dagli altri e spesso da noi stessi?
E se ad indossare quelle maschere sono persone a noi vicine, quanto siamo disposte a comprendere e a perdonare per sostenere il percorso verso il cambiamento?
Sono tanti gli interrogativi che ci si pone di fronte allo smarrimento che si prova quando si comprende di aver malriposto la fiducia su chi ha poi mostrato di non esserne meritevole.
E sovente ci mettiamo in discussione avvertendo il peso del fallimento per non essere state capaci di proteggerci dagli altri.
Percepiamo come una colpa l’essere stati troppo sensibili ed ingenui, col rischio di diventare diffidenti.
Dobbiamo imparare a non idealizzare alcuno e a non avere eccessive aspettative col rischio di proiettare sull’altro ciò che vorremmo e scontrandoci con la realtà.
Troppo spesso anche quelli che ci hanno lasciato credere di volerci bene ci deludono e lo fanno senza un motivo reale, semplicemente per assecondare la propria voglia di vivere senza schemi, credendoli trappole.
Non sanno il male che ci stanno facendo perché non cercano risposte al loro agire: hanno una coscienza, ma non la usano.
Conoscono i valori veri ma ritengono siano validi solo per gli altri che peraltro giudicano con severità. Sono persone che credono di poter vivere da sole, di essere invincibili, di non aver bisogno di avere qualcuno accanto.
E poi ci sei tu che hai messo in gioco tutto, con coraggio , che hai trascorso notti insonni mentre loro dormivano sonni tranquilli.
Ma il tempo prima o poi rivelerà loro il vuoto della vita sterile che hanno abbracciato , inaridita da quell’egoismo che non porta frutti.
E la punizione peggiore che la vita può regalare loro è scoprire di essere finti, di aver costruito una casa bella di facciata ma priva di fondamenta e con gli interni senza anima.
E tu dove sarai? Potresti essere lontano a far rimpiangere il tuo sorriso, il tuo conforto, gli stessi che mostravi quando un muro vi divideva.
Oppure restare accanto a provare a sopportare le fatiche di quel cambiamento che credevi impossibile. Osserverai cadere quella maschera e domandarsi come sia stato possibile indossarla così a lungo e volerle bene.
A questa domanda potrebbe non esserci risposta perchè ci sono altre verità più importanti a coprire le falsità del passato: quelle che il futuro, finalmente scevro dalle finzioni, riserverà.

Written by
Rita
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