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Fai da te

L’arte del fai da te come tempo per se stessi

Molti psicologi consigliano di fare in modo che questi giorni di quarantena non passino tutti uguali: è utile per la mente darsi obiettivi giornalieri e cercare di perseguirli occupando la mente con pensieri leggeri. Non è una novità, in termini di psicologia: lo psicologo spagnolo Sergio Ortiz, specializzato in terapia cognitivo comportamentale, ha illustrato tutti i benefici del fai da te come attività terapeutica, in grado di combattere lo stress, l’ansia e migliorare l’autostima.

C’è chi ha la passione per la cucina, chi per il cucito, chi si dedica al découpage o al riciclo creativo. Il fai da te rilassa, diverte e regala una sensazione di benessere. Non c’è nulla di più gratificante del creare qualcosa con le proprie mani! Esistono migliaia di tecniche artistiche da imparare e sperimentare. Alcune riescono meglio di altre e si apprendono più facilmente, altre invece richiedono più impegno e tentativi, altri lasciano più spazio alla propria creatività e all’improvvisazione! Ciò che mai deve mancare è il divertimento, anche quando il fai da te diventa una vera e propria professione. 

Il mio fai da te è iniziato da piccola: mi sdraiavo accanto a mia madre nel lettone e la guardavo mentre “faceva all’uncinetto”. Da lì, l’assorbimento della tecnica e la messa in pratica con i primi punti e dei primi lavoretti.  Dedicare tempo alla realizzazione di oggetti fatti a mano è una cura per lo spirito. Alcuni handmader lo definiscono il nuovo yoga, non a caso: coinvolgimento, concentrazione e costante sfida con sè stessi appartengono anche al mondo del fai da te e migliorano, proprio come lo yoga, lo stato di salute fisica e mentale e aumentando, addiruttura, le capacità di problem solving! Se si applica al mondo dei più piccoli, poi, rientra, appieno nella filosofia di Maria Montessori.
Esistono vari hashtag che spiegano il fenomeno. Uno dei più usati è #knitflix che unisce due passioni, film e cucito, che possono addirittura essere perseguiti in contemporanea. 

L’inizio del lavoro è ovviamente il momento più emozionante ma anche il più critico: la dettagliata scelta e il reperimento del materiale e degli schemi, la concretizzazione dell’idea che piano piano prende forma…  

Il momento migliore rimane però la consegna, quando il dono fatto appositamente per una persona raggiunge finalmente cuore e mani del destinatario. Regalare un oggetto fatto a mano è un gesto di puro amore: dedichi tempo e fatica a quella persona e investi tutto il tuo sapere per lei. Non vuoi deluderla ma allo stesso tempo sei sicura che, anche se non esce proprio un capolavoro, sarà in grado di apprezzarla perché apprezza te.