Sono giorni difficili, forse ancora di più di quelli che hanno fatto nascere questo blog, la scorsa primavera. Viviamo una grande incertezza e molta paura, grande assente è purtroppo la speranza.
Siamo affaticate, e lo siamo tutte, per motivi condivisi e altri personali. Le continue attenzioni sanitarie, la mascherina, igienizzante e alcool…sono faticose. Stanno diventando abitudini imposte, necessarie, ma non per questo smettono di pesare, e ci ricordano costantemente che c’è qualcosa che non va.
L’evento che stiamo affrontando si è allungato nel tempo in un modo che non avremmo pensato. Abbiamo vissuto i mesi passati certe (o almeno speranzose) che saremmo tornate alla vita normale nel giro di pochi mesi. Questa normalità è stata rimandata, a data da destinarsi.
E qui arriva l’incertezza, lo sguardo è volto avanti ma non si vede la fine, e ad ogni passo, l’orizzonte resta sempre al suo posto.
Normalità… vorremmo solo poter respirare aria fresca sulla pelle, abbracciarci di nuovo e abbassare le barriere protettive.
Settimana scorsa, mentre ascoltavo l’ultimo dpcm, mi ha invaso una profonda tristezza che non si è ancora dissipata. La sensazione è purtroppo diffusa e presente.
Unica cosa che possiamo fare adesso è guardarci alla specchio, ricordarci che ci siamo, che siamo ancora noi anche se non ci riconosciamo più nelle persone di alcuni mesi fa. Stringiamoci a distanza anche se le nostre relazioni, la nostra rete umana è cambiata, si è allentata lasciando grandi vuoti. Siamo ancora noi. Prendiamoci cura di noi e delle persone che le nostre mani possono toccare, perchè tutto questo orrore che ci circonda finirà, non oggi, non domani, ma finirà. E noi dovremo stare al meglio per poterne gioire.