Le pagine del calendario sfogliano ancora, intorno i compleanni di mie coetanee mi ricordano del tempo che passano e mi rendono un po’ nostalgica e più adulta.
Nel vedermi “meno giovane” mi accorgo sempre più quanto somigli a mia madre, in piccole cose che prima non notavo. Tra le tante cose che mia mamma mi ha donato, da una certa somiglianza alla forma di alcune dita delle nostre mani, i nostri frequenti mal di testa (!) a tante piccole abitudini assimilate negli anni… c’è sicuramente la fantasia e la praticità in cucina.
Non riusciamo a seguire una ricetta ma ne prendiamo spunto, fatta eccezione della vera pasticceria che ha regole più rigide. Abbiamo decine e decine di giornali di cucina, a cui io aggiungo libri più ricercati di alimentazione (mia grande passione), ma alla fine per noi le ricette servono più per avere un suggerimento che per essere seguite. Come lo fai? Che quantità? io non so dirlo, io vado a occhio, a naso e anche a orecchio, cucino seguendo i suoni che arrivano dalle pentole per sapere se serve un goccio d’acqua, se devo mettere un coperchio o abbassare il fuoco. Cucino a istinto e non sapete quante volte inizio a cuocere gli ingredienti senza ancora sapere cosa voglia cucinare, ma creo strada facendo. Così come ho un certo istinto per gli abbinamenti mai provati prima ma so che determinati alimenti staranno bene insieme, anche se non li ho mai assaggiati assieme.
Ora, detto questo, la mia fantasia e curiosità verso la cucina di tutto il mondo e per piatti e sapori per me inediti, una dispensa con pezzi provenienti da ogni parte del pianeta, una cosa resta una certezza tra i tanti utensili che si sono aggiunti negli anni a occupare i miei pensili, la pentola a pressione.
Sono cresciuta con il suo sibilo, non la temo, ed era normale per me bambina sentire frasi tipo “appena fischia abbassa al minimo e prendi il tempo”. Crescendo e abitando da sola è stato assolutamente spontaneo il suo utilizzo quotidiano, ne ho due e spesso lavorano in contemporanea. Il risparmio di tempo è innegabile, verdure lessate in 7 minuti, risotto in tavola in 10 minuti tra quando lo dico e quando lo servo, condito da un risparmio energetico che appaga il mio lato green.
Ho insegnato a diversi amici ad usarla, superando i timori iniziali e facendo scoprire loro la sua enorme praticità. Ci cucino praticamente di tutto, se sono sola sperimento!
Vi lascio un esempio delle ricette my style, super pratiche e rapide.
A crudo, riso integrale e lenticchie piccole, circa 60-70 grammi ciascuna. Se avete verdura che iniziare a guardarvi impietosita dal frigo, fate a pezzi piccoli e unitela. Mettere acqua fredda fino a coprire di almeno due dita, se volete potete semplicemente raddoppiare il peso del contenuto in acqua, meglio comunque abbondare. Sale e/o insaporitore. Mettere sul fuoco medio, appena va in pressione, quindi appena la valvola sale, abbassare il fuoco al minimo e fate fischiare per 15 minuti. Spegnere poi il fuoco e lasciare che valvola di abbassi, se avete fretta potete mettere sotto rubinetto dell’acqua fredda, meglio non sfiatare, con il vapore potreste scottarvi. Una volta aperta la pentola, se fosse troppo liquido, riaccendere il fuoco e fate asciugare. Decidete a vostro gusto se volete il piatto più o meno asciutto. Io unisco poi paprika, curcuma, pepe appena macinato e un filo di olio buono, e dei semi, perchè no? Di zucca o di girasole per esempio. Leggero, saporito, sano, privo di grassi, con potenti effetti dati dalle spezie, ed è pure vegano, se serve!
Avete ancora un poco di paura? Temete il suo fischio e sbuffi di vapore? Ricordate, finchè li fa va tutto bene, preoccupatevi se invece non si sente e non si sfoga, un po’ come con le persone! Pulizia, controllo periodico delle valvole e gas basso quando è in pressione è ciò a cui dovrete prestare attenzione. Provate e…fatemi sapere! 😉